sabato 9 ottobre 2010

Morenic Trail: il racconto

è passata una settimana dal Morenic Trail e prima che i ricordi scemino, lasciando posto alla "leggenda" mi accingo a scrivere della fantastica giornata di sabato 2.

La giornata, in effetti inizia anche prima, attorno alle 21 del primo ottobre, quando con mille andirivieni, preparo il materiale.
Il dubbio più grande è ovviamente per l'abbigliamento.
Vorrei essere deciso come Patty, ma decisamente non è nelle mie corde, per cui nella borsa ci sono
  • canotta
  • 2 maglie a mezze maniche
  • 2 maglie a maniche lunghe (una invernale e una mezza stagione)
  • pantaloncini lunghezza "ciclista"
  • pantaloni lunghi
oltre naturalmente a 3 paia di scarpe, kway, guanti, cuffia antivento e due cappellini.
Va beh! decido di "decidere" sabato mattina in funzione del tempo.
Già il tempo! E' tutta settimana che guardo le previsioni con un'alternanza di speranze e timori. Un giorno danno pioggia battente, un altro solo nuvolo, un altro ancora pioggia.

Alle 23 finalmente riesco ad andare a dormire, non prima di aver messo in carica le batterie per la macchina fotografica (quasi mi dimenticavo!).

Notte agitata, come spesso prima di una gara; guardo la sveglia almeno 10 volte e quando alle 03.30 questa suona non mi coglie di sorpresa:)

Faccio entrare Mika in casa e mi accingo a far colazione quando mi ricordo che il cellulare forse non è carico: prima o poi scriverò una checklist delle cose da fare.

Alle 4 Marco scende in cucina e mi augura buona corsa. Che tenero! Lo ringrazio e lo riporto a letto.

Me la prendo comunque con comodo e quando alle 4.25 suona il citofono (Gianluca e Fabio sono già qui???) sono praticamente pronto.

Piove. Ma come? alle tre e mezza sembrava quasi sereno?? 
Il viaggio verso Andrate è tranquillo. Il tempo sembra migliorare.

Lasciata l'autostrada ad Albiano, il navigatore cerca più volte di farci fare delle strade inopportune, ma ormai siamo svegli e alle 05.50 siamo a destinazione.
Parcheggio nel piazzale accanto alla scuola di Nordic Walking dove nel buio lampeggiano alcune lampade frontali.

Ci avviamo al ritiro dei pettorali, dove ci consegnano anche il nostro testimone:

Fortuna che era piccolo!

l'obiettivo è di portarlo a Brosso nel più breve tempo possibile...divertendosi.

Sono le 6.30 quando, dopo aver preso un caffè in compagnia di Furio, finalmente vado a cambiarmi.
Non fa troppo freddo, anche se pioviggina, quindi la scelta per la vestizione cade su maglia leggera a maniche lunghe con sopra la maglia "Running with Mika" verde, pantaloni corti e scarpe da trail.
Lo zaino, fra materiale obbligatorio (uno sproposito per gli staffettisti) e borraccia per Mika, pesa un botto, ma tanto non si può lasciare nulla.
Il briefing pre-gara lo non-ascolto da fuori. Colgo solo l'avvertimento "Se non vedete segnali per 200 metri, allora avete sbagliato strada. Tornate indietro". Devo ricordarlo!

Mika è sempre più impaziente. Tutti questi corridori e nessuno che dia il via?
Alla fine, sono da poco passate le 7, ci dirigiamo verso lo striscione della partenza. 
Mika abbaia ormai senza ritegno, incurante del cucciolo che ogni tanto le ronza intorno.
7.13 finalmente il via.
Solita scena di Mika, che tira furiosamente per i primi 200 metri, come si può vedere dalla foto, scatenando i soliti commenti.

Finalmente! Mika non ce la faceva più ad aspettare

Dopo i primi 500 metri in piano, la strada inizia a salire e, mentre davanti i più veloci sono già in fuga, Mika ed io troviamo il nostro passo.
La salita è breve, solo 750 metri, ma piuttosto dura (12%, stando al gps).
Poco dopo il primo Km si lascia l'asfalto per entrare nel bosco e la lampada frontale che indosso sopra il cappellino serve.
Davanti a me un paio di corridori provano a cadere e questo non fa che alzare il mio livello di attenzione.
Primo: non farsi male!!

Seguiamo senza troppe difficoltà i segnali dell'alta via. Solo attorno al Km 4.5 c'è un punto dubbio, ma ci si fa coraggio e si trova la strada.

Nel frattempo faccio la conoscenza di Giak (grandissimo! 10° assoluto in 14h44'49) e di Steven Neill (direttamente dall'Irlanda per il 3° posto assoluto).
Con quest'ultimo sono protagonista di un siparietto quando passo davanti.
Io: "Non ti fidare ciecamente di dove vado!"
Steven: (silenzio)
Io: "Ho detto: non ti fidare"
Steven: (silenzio)
Io (un po' spazientito, mi volto appena ne ho l'opportunità): "Guarda che non ci vedo bene, non ti fidare!"
Steve: "Non parlo italiano" (con accento inglese)
Allora ci risontinizziamo in inglese e scopro che viene dall'Irlanda per fare questo trail, che il clima non lo disturba troppo e che spera di fare una bella gara (in effetti!)

Il sentiero nel frattempo è diventato una gippabile. Continua a piovere, ma oramai non ci si fa quasi più caso.
Corriamo bene in questo tratto (beh, per Mika non è una notizia) e recuperiamo un po' di staffettisti partiti sopra le proprie possibilità.

A Magnano, al ristoro, Mika riceve la sua dose di coccole (e anche un po' di pane, che non disdegna).
E' forse il tratto dove patisco maggiormente, sarà per lo strappetto subito dopo, sarà perché nella sosta mi sono raffreddato, ma è questione di poco.
Recuperiamo chi non si è fermato al ristoro, ma siamo nuovamente raggiunti da Steven (ma quanto va??).

Ormai si sente profumo di traguardo. Passato Zimone, mi annunciano 2,5Km al ristoro del lago di Bertignano.
Saranno un po' di più, ma ristoro per me vuol dire arrivo e allora si accelera.

Chiudiamo in 1h59'09 (21,9Km) "volando", come mostra la fotografia

Sei zampe in fase di volo

Ora tocca a Fabio, mentre Gianluca Mika ed io, dopo un attimo di "pausa" ci mettiamo in macchina per il castello di Masino dove è previsto il primo ristoro.

Fabio prende il testimone
Se Fabio e Gianluca hanno trovato qualche difficoltà a raggiungere il lago di Bertignano, anche trovare il ristoro a Masino non è stato immediato, ma alla fine ce l'abbiamo fatta e complice il primo errore di percorso di Fabio, siamo arrivati in tempo.
A proposito dell'errore di percorso, pare che qualche "burlone" abbia spostato nottetempo le bandelle bianco-rosse messe dall'organizzazione in un punto critico.
Se sul comportamento di questo signore non desidero aggiungere altro, da parte dell'organizzazione (per altro molto buona) mi sarei atteso un atteggiamento più attivo (penso ad esempio a dei controlli nei punti critici da fare la mattina stessa).
Fabio a Masino

Passato Fabio, ci spostiamo a Maglione dove fra le case affrescate, troviamo (un po' a fatica anche qui) un ristoro a sorpresa per i concorrenti.

Fabio a Maglione
Steven a Maglione
 Fabio mi pare ancora bello pimpante (mancano 10 Km al ponte sulla Dora dove è previsto il cambio). Lo accompagno per qualche decina di metri e poi raggiungo Gianluca, rimasto in auto a riposarsi in vista della sua  frazione.

Propongo di spostarci a Moncrivello (-6 dal cambio) e quando arriviamo c'è subito qualcosa che non mi piace.
Infatti l'incrocio nei pressi del quale parcheggiamo è stato luogo di una precedente competizione...tracciata con frecce rosse. In pratica non capiamo il percorso e, ben più grave, non lo capisce Fabio che fa un giro del paese gratis :(

Per farla breve (si fa per dire), Gianluca ed io ci spostiamo alla zona del cambio, ma Fabio non arriva!
Passano concorrenti transitati con lui a Maglione, ma del buon Biffo, nessuna traccia.
Gianluca inizia a sentire la tensione della gara; arriva Roberto che da il cambio a Barbarella (alle prese con un problema di scarpe) e si concede il meritato ristoro.


E' quasi l'una e mezza quando decido di andare incontro a Fabio.
Sono preoccupato. Ha il cellulare, ma non risponde (scopriremo poi che si era spento). Ed è passata quasi 1h40 da quando l'ho visto a Maglione...
Faccio in tempo a fare il (lungo) rettilineo che porta al ponte, quando finalmente arriva Fabio.
"Ma dove ti eri cacciato? tutto bene??".
Si tutto bene, solo un errore di percorso per fortuna.

Fabio dopo 35...pardon...44 Km
La tappa di Gianluca, sulla carta la più impegnativa, si dimostra meno problematica dal punto di vista del percorso.
Fabio, Mika ed io riusciamo a vederne i passaggi alla chiesa di Santo Stefano (sopra Candia), a Vilfré e a Torre Canavese.
Gianluca è un missile e se il fatto di aver trovato un concorrente col suo stesso passo sicuramente lo aiuta, ci mette molto di suo.

Al Ponte dei Preti troviamo un Fabiano, il nostro quarto staffettista, impaziente. Scalpita, vorrebbe andare incontro a Gianluca (tanto la sua tappa è corta :). Riusciamo a trattenerlo un poco, ma alla fine va.

Gianluca termina la sua tappa e, sullo
sfondo, Fabiano in partenza :)
Non è ancora finita. Lasciamo il tempo a Gianluca di cambiarsi, e poi via, verso il lago di Alice per intercettare Fabiano.
Inizia a fare scuro e forse anche per questo che, come già Fabio, Fabiano lamenta di aver sbagliato strada, ma non fa nulla. Infatti in 1h56 Fabiano arriva a Brosso.
L'arrivo di Fabiano


E' un momento emozionante. La prima Morenic Trail è terminata. La staffetta Running with Mika si piazza 16° in 12h23'02, ma, cosa più importante, stiamo già cercando il prossimo trail a staffetta!

Il team "Running with Mika"





8 commenti:

  1. complimenti a tutti... e se devo dire qualcosa di nuovo... mi sembra che tu stia iniziando ad andare un po' troppo veloce.. ;-))
    bene!! :-)))

    RispondiElimina
  2. grandi tutti..........certo che il problema del percorso non ben segnalato l'hanno riscontrato in tanti............forse queste gare sono così bisogna farci l'abitudine!

    RispondiElimina
  3. grazie!!

    @pimpe: non è vero :)

    @patty: il percorso (109Km in tutto, occorre ricordarlo) era segnato bene. Solo in qualche punto poteva essere migliorato...a mio avviso la fatica e la scarsa conoscenza del territorio hanno avuto la maggior parte della colpa.

    RispondiElimina
  4. MA che bella gara. Bellissima la foto con te e Mika in planata! L'importante è che non dobbiamo organizzare una psedizione per cercarvi tra i boschi :-)

    RispondiElimina
  5. prossimo trail a staffetta? ... fate due staffette xkè si corre in due e venite a fare la ABBOT'S WAY (2 gg)....merita davvero tanto, sia come percorso che come organizzazione!!!!!
    P.S. io & socia ci saremo!

    RispondiElimina
  6. @Luca:
    si, mi sono proprio divertito.
    Quanto alla spedizione, a un certo punto l'ho pensato anche io, ma alla fine siamo tornati tutti sani e salvi :D

    @Barbarella:
    già proposta ai soci, vediamo se riusciamo ad organizzarci :-)

    RispondiElimina
  7. grazie Frank!
    come è andata a Carpi?

    RispondiElimina